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A vapore fra Valcalepio e Lago Sebino

Pubblicato il 01 lug 2015 da aloisius1950

1 maggio 2004: dal monte di Grumello, tutto a vigneti del Valcalepio, lo sguardo spazia … sul treno a vapore che arriva da Bergamo (sulla linea dei ritardi, dei guasti e del vero degrado: la Bergamo-Brescia di oggi. Nata però come Ferdinandea, a metà 1800, costruita dalla Sudbahn nell’ allora asburgico Regno Lombardo-Veneto, già allora tutta a doppio binario fra Milano e Venezia. Il pennacchio bianco nella vallata è della locomotiva a vapore 740.451, vaporiera anno 1922, costruzione Henschel & Sohn G.m.b.H di Cassel, numero di fabbrica 19346. Costruita in Germania in conto riparazione danni di guerra della Prima Guerra Mondiale. In stazione di Palazzolo sull’Oglio riprendo le manovre della 740 451 che poi parte per il Lago Sebino. Riassumo brevemente la storia del Treno Blu, della F.B.S. poi FTI, e di come, prima della FBS, fu realizzato il primo treno a vapore con la 940.022 che riaprì la linea nel 1991 (cioè, da tre amici … ed uno ero io). Accanto ai resti della ex fabbrica Italcementi, nata Fabbrica delle Calci proprio per costruire il grande ponte ferroviario del 1856 sull’ Oglio per la Ferdinandea. Archeologia industriale. Riprendo la sbuffante vaporiera; poi la riprendo oltre, nel verde della linea. A Paratico, la 740 si arresta nella stazioncina anno 1876. Non si arriva più da anni al Lago d’ Iseo, dove c’ era l’ imbarcadero dei carri ferroviari su grandi chiatte che, affiancate ad un vecchio rimorchiatore, risalivano tutto il lago fino a Lovere. Bella la ripartenza da Paratico-Sarnico, nel grande piazzale merci … che allora esisteva ancora. Attendo la 740 ai resti del cementificio, giusto prima che entri in stazione di Palazzolo. Poi … salto direttamente 10 anni e mostro un giorno qualsiasi in stazione, a stagione turistica non ancora avviata, ma con i ‘soliti’ volontari … volonterosi che accudiscono con passione i mezzi storici della FBS, Ferrovia Basso Sebino. Sogliola anno 1938 tipo IV N, costruzione Badoni di Lecco, motore dell’ autocarro Leoncino. Badoni tipo VI, anno 1964, motore Fiat 203. ‘Scatoletta’ automotore Badoni tipo IV NLR anno 1956, motore Fiat tipo 364A. Draisina ‘Giano bifronte’ coi musi del furgoncino Fiat 850T e motore … 2 cilindri piatto tipo Fiat 120, da 499,3 di cilindrata.

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